Il Corriere della Sera, primo quotidiano italiano per lettori e diffusione, ha pubblicato il 31 luglio, sulle pagine dedicate all’economia e sul proprio sito online, un articolato servizio dedicato all’economia circolare ed alle “simbiosi industriali”, riportando come “un caso di eccellenza” l’investimento compiuto da Bombardi Rettifiche per realizzare il nuovo Impianto di Filtrazione Centralizzato Kenfilt Sl, per la corretta gestione del principale scarto delle lavorazioni in cui l’azienda è specializzata: i fanghi di rettifica. L’impianto è entrato in funzione nell’ottobre 2021.
L’articolo del Corriere è a firma di Laura Michelini, professoressa presso l’Università Lumsa e Consigliera della Società Italiana di Management, che spiega:
“In quel 5,5% di imprese che attuano strategie di simbiosi industriale ci sono casi di eccellenza, in cui dalla sinergia tra il supporto istituzionale e la capacità di innovazione delle imprese nascono nuove opportunità di mercato in cui si combinano economicità e sostenibilità. È il caso di Bombardi Rettifiche s.r.l. un’azienda metalmeccanica che nasce nel 1964 a Cadelbosco di Sopra (in provincia di Reggio Emilia) che intuisce già nel 2018 la necessità di gestire lo smaltimento dei propri scarti di produzione quando scopre che la discarica autorizzata non avrebbe più ricevuto i rifiuti perché satura. Dopo mesi di ricerca l’imprenditore Claudio Bombardi, insieme a Claudia Buzzi, quality manager — e in collaborazione con un team di giovani esperti formato da Alfredo Tronci e Fabio Tosini — riescono a trovare il modo per trasformare il fango di rettifica, rifiuto speciale tossico, in sottoprodotto da immettere in altri processi industriali, trasformando così un problema in opportunità ed avviare un progetto di economia circolare”.
Afferma Claudia Buzzi: “Siamo grati al Corriere della Sera per l’attenzione data al nostro progetto, che va nella direzione della sostenibilità ambientale, un obiettivo che perseguiamo ormai da anni. E siamo anche orgogliosi di essere citati come caso di eccellenza, sperando che la nostra esperienza possa essere di esempio per altre aziende: oggi si sta fortunatamente diffondendo una sensibilità molto alta verso questi aspetti tra le imprese, maggiormente consapevoli della loro responsabilità sociale. Aspetti che determinano già oggi il nostro futuro”.